Azienda Agricola

BIOLOGICA

IL NOSTRO OLIO

Un colore giallo-verde e dal sapore gradevole ed equilibrato. Così si presenta l’Olio Extravergine Biologico “L’Aquilone”, un olio extravergine di oliva biologico dalla profumazione fruttata, arricchita da sentori di erbe aromatiche e carciofo, piacevolmente piccante.
È ricavato dagli 8 ettari di oliveto che contano un totale di quasi 2000 piante distribuite in sesto di impianto 6×6 su terreni collinari sciolti con esposizione Sud-Sud Est e Sud-Sud Ovest. Le cultivar sono quelle tipiche toscane (65% Frantoio, 20% Leccino e Leccio Del Corno, 10% Moraiolo e 5% Maurino/Pendolino) messe a dimora dopo accurata valutazione ambientale e distribuite tenendo conto delle caratteristiche del terreno per ottenere da ogni pianta la massima produttività.

Tutte le attività lavorative della filiera produttiva vengono svolte internamente in Azienda, seguendo ogni fase della lavorazione, dalla potatura compresa la pulizia del terreno mediante trinciatura (pacciamatura), ai trattamenti effettuati esclusivamente con prodotti consentiti in agricoltura biologica e certificati, fino alla raccolta delle olive che viene fatta con abbacchiatori elettrici.

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IL FRANTOIO

Il nostro olio è prodotto interamente con le nostre olive aziendali biologiche, lavorate con un frantoio a ciclo continuo “Fattoria” della Pieralisi, leader mondiale del settore.

Per garantire la qualità del prodotto effettuiamo la molitura nella stessa giornata della raccolta delle olive e, per mantenere al massimo le proprietà organolettiche dell’olio, la lavorazione viene effettuata a freddo, ovvero sotto una temperatura controllata di 28°c.

La raccolta, salvo impedimenti dovuti da avverse condizioni meteo, inizia nel mese di Ottobre e sempre, ormai da anni, il 4 di Ottobre per S.Francesco.
Viene effettuata con abbacchiatori elettrici e le olive vengono stoccate in piccole casse che permettono una aereazione costante, evitandone il riscaldamento.

Arrivate in frantoio vengono sottoposte ad alcune fasi di lavorazione preliminari e necessarie prima dell’estrazione dell’olio. Si inizia con il defogliamento e la deramificazione per eliminare foglie e piccoli rametti, si prosegue con un doppio lavaggio delle olive, sia in vasca sia in controcorrente nel loro trasferimento alla successiva fase di frangitura con frangitore a martelli. La pasta ottenuta viene così lavorata, a freddo, in una gramola bivasca e pompata dopo circa 30-40 minuti in una centrifuga/decanter che, per differenza di peso specifico separa l’olio dalla sansa umida perché contenente la sola acqua presente nelle olive.
La lavorazione del frantoio è a 2 fasi in quanto non vi è nessuna aggiunta di acqua durante il processo lavorativo e di conseguenza non viene prodotto lo scarto di acqua di vegetazione.

L’olio estratto viene stoccato in botti di acciaio inox Aisi 304 per la decantazione naturale fino all’imbottigliamento, che avviene solo al momento della richiesta.

L’Olio Extravergine di Oliva L’Aquilone è confezionato in lattine, da 3 L o 5 L, oppure in bottiglie da 0,75 ml – 0,50 ml – 0,25 ml – 0,10 ml.

È possibile acquistarlo in Azienda ma può essere prenotato e spedito in tutta Italia e in Europa.

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IL VIGNETO

Nel 1986 fu impiantato un piccolo a vigneto utilizzato esclusivamente per uso familiare. I vitigni messi a dimora erano e sono tutt’oggi Sangiovese, Merlot e Cabernet per la produzione di vino rosso ed Ansonica, Vermentino e Malvasia per la produzione di vino bianco.

Con il passare del tempo, la passione per la viticoltura ha fatto sì che fosse realizzato, nei terreni fino al 2015 utilizzati a seminativo, un nuovo impianto di vignato di due ettari.
In conformità al disciplinare del DOC Maremma sono state quindi impiantate circa novemila barbatelle di Vermentino, oggi in produzione.

L’impianto è posizionato in un appezzamento di terreno in dolce collina ventilata con esposizione Est Sud-Est: tali caratteristiche unite alla qualità del terreno favoriscono un’ottima maturazione dell’uva e garantiscono una buona resistenza alle malattie caratteristiche dei vigneti.

La coltivazione delle viti segue le regole dell’agricoltura biologica senza quindi l’utilizzo di fitofarmaci o qualsiasi altro prodotto chimico. I trattamenti contro le malattie della vite vengono effettuati con l’uso esclusivo di rame e zolfo, riportando quindi alle vecchie tradizioni contadine toscane.

Il rispetto delle tradizioni è stato riportato anche nella scelta del metodo di potatura a guyot che avviene nei mesi invernali quando il ciclo vegetativo delle viti è fermo.
Il principio su cui si basa il Guyot è quello di ottenere il capo a frutto e lo sperone dove dal primo, accresceranno i tralci fruttiferi mentre dal secondo si svilupperanno due o tre tralci da cui, nella potatura successiva, si selezionerà il nuovo capo a frutto.

Tale metodo di potatura, può essere distinto in tre fasi che per semplicità prendono il nome di:
passato : ciò che è stato lasciato nell’anno passato sulla pianta.
presente : l’insieme di vegetazione sulla quale si dovrà effettuare la potatura.
futuro : ovvero quello che, nelle attuali condizioni, si intende lasciare per l’anno a venire.

La raccolta dell’uva, può avvenire già dalla seconda quindicina di Agosto ed è effettuata rigorosamente a mano senza l’utilizzo di mezzi meccanici.

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